Le opere degli Uffizi in Garfagnana per il progetto “Uffizi Diffusi”

Eike Schmidt ha raggiunto Castelnuovo di Garfagnana e Castiglione per valutare gli spazi di Rocca Ariostesca, Fortezza di Mont’Alfonso e non solo

Il museo degli Uffizi è al centro di un progetto volto ad esportare le opere della Galleria su tutto il territorio della Toscana, al fine di avvicinare l’arte alle persone in questo periodo difficile. Si tratta di un’opportunità da non perdere per la nostra zona, visto che tra i candidati per l’iniziativa c’è anche la Garfagnana con i comuni di Castelnuovo e Castiglione.

Per adesso sarebbero stati individuati una sessantina di siti per questo progetto, ma lo stesso direttore della Galleria, Eike Schimdt, ha detto che vorrebbe far arrivare questo numero a 100. “L’arte non può viveve solo di grandi musei e gallerie – espone il direttore – ma ha anche bisogno di una prospettiva policentrica distribuita il più possibile sul territorio. Gli Uffizi diffusi invece servono per portare quasi a casa delle persone opere d’arte che attualmente non può vedere nessuno”.

I dettagli

Vittorio Fantozzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, aveva invitato Schmidt a visitare la Garfagnana, in particolare Castelnuovo e Castiglione, per rendersi conto di persona delle possibilità che il territorio offre in merito al progetto di diffusione della cultura. “Il direttore Schmidt è venuto in Garfagnana sposando una nostra idea, quella di offrire il nostro territorio come location per gli “Uffizi diffusi”. Il 15 febbraio abbiamo inoltrato la richiesta per avere un appuntamento e il 3 marzo abbiamo incontrato Schmidt agli Uffizi. Il 7 aprile il direttore ha raggiunto i siti da noi indicati. La giornata è stata positiva e non si può fare altro che ben sperare per questa iniziativa ”

Le parole di Schmidt

Questi luoghi sono caratterizzati da una forte identità, che proprio in questo momento, grazie a opere di vario genere viene recuperata e resa fruibile a tutti. Il progetto “Uffizi diffusi” vuole infatti unire l’importanza a livello storico di un territorio con le sue bellezze naturali. La cultura sarà sicuramente un tema importante pensando alla ripartenza del paese, ma da sola non basta. Ci sarà bisogno di soddisfare tutte le esigenze a livello di comunicazione e dare la possibilità all’arte di muoversi, raggiungendo centri e spazi che fino ad oggi non sono stati presi in considerazione.

Il nostro punto di vista

Approfittare della partnership con un’istituzione del genere (nel 2019 museo più visitato d’Italia e nella top 10 mondiale) garantirebbe un notevole ritorno d’immagine per la zona e la possibilità di accostare il proprio nome ad altre realtà più note del circuito turistico toscano. Certo è che, come sottolineato dallo stessto Schmidt, da sole queste opere non basteranno per attrarre persone o aumentare la forza del brand (al momento debole) della Garfagnana. A corredo dell’operazione ci sarà bisogno di una campagna di contenuti multimediali capaci di intercettare l’utente sensibile ed appassionato ad un tema come questo per fargli sapere che, per un periodo, qua potrà trovare non solo natura, attività, gastronomia e altro, ma anche la cosa a cui è più affezionato, in questo caso l’arte.

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