This is Home, la serie YouTube di Shimano che racconta territorio e passione

Il giusto omaggio a trail da sogno e luoghi spettacolari che hanno forgiato alcuni dei più grandi atleti della disciplina

“This is Home”, basta il nome per capire l’obiettivo di questo ambizioso e magistralmente eseguito progetto a cura del brand giapponese che lavora nel campo della componentistica e accessori per biciclette. Jill Kintner, Carson Storch, Greg Minnaar, Tom Van Steenbergen, Thomas Genon, Richie Rude, Tahnnée Seagrave e altri ancora sono i protagonisti di questi meravigliosi corti che ripercorrono il cammino di ognuno, dalle origini alle vittorie, raccontando il legame con il territorio che ha permesso loro di scoprire e realizzare i propri sogni.

Potete godervi tutta la serie direttamente sul sito (clicca qui) o sul canale YouTube (clicca qui) della compagnia, cosa che consigliamo vivamente. Noi, invece, per riflettere ci concentriamo su un video in particolare, quello dedicato a Casey Brown. Classe 1990 e portacolori del marchio Trek, Casey è una delle biker più di successo nel mondo del freeride e la sua storia è quella che ci ha colpito maggiormente in quanto il concetto di casa è il meno scontato.

Lungo viaggio

Insieme ai 4 fratelli più grandi Casey lascia la Nuova Zelanda all’età da 11 anni, dove fino al momento viveva in una fattoria di 120 ettari. La famiglia si sposta a Revelstoke una cittadina della British Columbia in Canada, caratterizzata da un ambiente radicalmente diverso. Sono le montagne che la fanno avvicinare prima allo sci e allo snowboard per passare poi alle due ruote e dare il via al cammino che dopo 14 anni la vede sul tetto del mondo di questa specialità.

Nel video la giovane racconta di come grazie al fratello e al territorio circostante abbia scoperto la passione per questo sport e di come, sempre grazie ai trail della zona, abbia avuto modo di allenarsi per arrivare a conquistare il secondo posto nel campionato canadese nel 2011, piazzandosi sedicesima a livello mondiale. Una cosa che ci piace pensare è come il territorio e la natura siano riusciti a ispirare questa ragazza dopo essersi spostata dall’altra parte del mondo e non è tutto.

Voglia di costruire

Altro punto della narrazione che ci ha colpito è quando Casey racconta di come all’inizio questo sport non fosse troppo considerato dalla comunità locale, con lei e gli amici costretti a costruire i primi percorsi in modo abusivo, usando materiali di scarto per i salti e il resto. Successivamente ogni percorso non solo è stato legalizzato, ma sono state anche create delle società per garantire la sicurezza e l’accessibilità sui tracciati. Da qui si è pure riusciti a farli diventare una meta turistica per tutti i rider.

Da semplice passatempo, quindi, a risorsa che annualmente contribuisce a creare benessere in questa piccola comunità che conta circa 7.500 abitanti (poco più di Castelnuovo di Garfagnana). Un’attività nata dai giovani e consolidatasi grazie all’aiuto del pubblico, che ha strategicamente deciso di investire e puntare su ciò che più è affine al territorio circostante. Esempio lampante di come sfruttare le potenzialità della Garfagnana da questo punto di vista.

Ispirazione

In qualche modo, credo che le montagne abbiano plasmato le persone di questa città“. Ecco la citazione che racchiude l’essenza di questo contenuto, che riflette in gran parte il nostro credo e che si pone in modo diametralmente opposto a quanto succede qui, visto che in Garfagnana sono le montagne a essere plasmate. Questa storia è la prova che vivere del territorio non solo è possibile, ma anche necessario.

Perché se Casey non avesse avuto niente di tutto questo a disposizione magari adesso non sarebbe dov’è. Oggi più che mai dobbiamo far sì che i giovani possano sentirsi ispirati da questo posto per coltivare le proprie passioni. Il vero passo in avanti sarebbe renderli semplicemente consci di cosa c’è davvero intorno a loro, anche se il territorio, il turismo ecc non saranno mai argomenti di loro interesse.

Garfagnana trail’s

Che ne dite? Potrebbe essere questo il nome di una serie dedicata ai sentieri della Garfagnana da godersi a bordo della propria due ruote? Più precisamente l’idea sarebbe quella di raccogliere sotto forma di contenuti multimediali i vari percorsi, sia quelli più vicini ai centri urbani che quelli più selvaggi di Apuane e Appennino. In questo modo i numerossissimi appassionati della disciplina potrebbero avere una guida completa sui sentieri che li attendono per una vacanza a pedali indimenticabile.

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