Le Alpi Apuane e non solo sulle rotonde della variante

Un’idea che non salverà la vita a nessuno, vero, ma un piccolo tocco per migliorare l’accoglienza non guasterebbe

Di per sé una rotonda non ha niente di speciale se si pensa alla valorizzazione del territorio. Si tratta di una “semplice” opera di ingegneria urbana per la gestione del traffico, ma è la prospettiva che spesso fa la differenza e se la guardiamo da un altro punto di vista è possibile pensare alla rotonda come un’opportunità. Per meglio dire una vetrina, una sorta di stretta di mano. Pensiamoci: arrivando a Castelnuovo di Garfagnana da Lucca, percorrendo la SR455, la prima cosa in cui ci si imbatte è proprio la rotonda in cui confluiscono le strade per il centro città e il vicino comune di Pieve Fosciana.

A oggi la situazione è piuttosto standard, ovvero abbiamo una rotonda con marciapiede ricoperta da un manto erboso che si presenta in modo diverso a seconda della stagione. Niente che gridi al degrado o all’incuria, quindi, ma come abbiamo accennato secondo noi il margine non manca. C’è da ricordarsi infatti che questa non è la sola rotonda presente nel giro di poche centinaia di metri. Salendo verso la Pieve se ne trova una seconda e più avanti, in direzione Villetta-San Romano, c’è la terza. Le condizioni sono le solite per tutte, vediamo quindi cosa ci piacerebbe fare.

Un po’ di colore

Il primo semplice ed economico passo, secondo noi, sarebbe quello di operare a livello botanico, trasformando le rotonde in una sorta di piccolo giardino molto curato e magari, per auitare le attività della zona, affidare i lavori ai fiorai e floricoltori del posto. Un bel green all’inglese e una serie di fiori a tutto tondo per abbellire e rendere più piacevole visivamente questi tratti farebbero risaltare di più le zone. Tali composizioni potrebbero inoltre cambiare a seconda della stagione o delle ricorrenze, ci viene in mente il tema del Natale ad esempio e così via.

Stimolo per scoprire

Adesso arriva la parte interessante. Questa porzione di strada in un certo senso è parallela alla catena delle Alpi Apuane e una volta superata la galleria è possibile scorgere le vette di alcune delle cime principali delle parti sud, centro e nord, come Pania della Croce, Sumbra e Pisanino. E qui vi chiediamo: quanto sarebbe bello se al centro di ogni rotonda ci fosse una replica della cima di queste montagne appena menzionate? Stampata in 3D o in qualche altro modo che oggi permette di replicare qualunque forma?

Più precisamente ci siamo immaginati di avere la Pania della Croce sulla prima, il Sumbra sulla seconda e il Pisanino sulla terza. Interessante sarebbe avere la dicitura Alpi Apuane riportata in ogni punto in modo da dare soprattutto a chi passa da qui per caso la possibilità di scoprire cosa si cela a pochi passi dai nostri borghi.

Come ci è venuta?

Le idee possono nascere per puro caso, possono arrivare di botto, ma è possibile che si sviluppino con il tempo, con l’ispirazione dopo una sufficiente dose di esperienza. E quest’ultimo processo è un po’ la genesi di quello che vi abbiamo raccontato in queste righe. La scintilla è arrivata dopo la visita di qualche anno fa al Messner Mountain Museum di Plan de Corones, dedicato all’omonimo alpinista.

All’interno viene raccontata la sua storia e oltre alla raccolta delle attrezzature usate negli anni 60-70 per praticare questa disciplina ci sono anche le repliche, veri e propri modelli in scala, delle vette più significative conquistate dal buon Reinhold. Così abbiamo deciso di condividere con voi questa pensata, per capire cosa ne pensiate e quindi sono ben accette critiche e consigli.

Leave a Comment
Recent Posts